Il fantasma dell'Opera
Il fantasma dell’Opera (The Phantom of the Opera) è un film prodotto negli Stati Uniti nel 1925 tratto dal romanzo Le Fantòme de l’Opera (1910), dello scrittore di romanzi polizieschi Gaston Leroux. Un musicista dal viso sfigurato e deforme (Lon Chaney) e coperto da una maschera, che vive nei sotterranei del Teatro dell’Opera di Parigi, rapisce una giovane cantante lirica (Mary Philbin) di cui si è innamorato. Per facilitarne il successo e conquistarne l’amore non si fermerà nemmeno davanti al ricatto e all’assassinio.
In una delle scene più famose del cinema muto, Christine disobbedisce agli ordini del Fantasma e gli strappa la maschera, svelandone il volto orrendamente deforme. L’ira di lui è terribile ma, a condizione che ella giuri di non vedere più il suo innamorato, Raoul, le consente di cantare ancora una volta. Quando però comprende che Christine lo ha tradito, il Fantasma la rapisce e la nasconde nel suo rifugio sotto il teatro…
Protagonista assoluto del film è Lon Chaney, uno degli attori più brillanti dell’epoca del muto, noto anche come “l’uomo dai mille volti”. Salito alla ribalta con Miracle man (1919), raggiunse la definitiva fama internazionale con due film: The Hunchback of Notre Dame (Il Gobbo di Notre Dame, 1923) e The Phantom of the Opera (Il Fantasma dell’Opera, 1925). La sua abilità nel truccarsi e la disponibilità a sottoporsi a dolorose distorsioni del corpo per meglio aderire alla parte, erano impareggiabili: basti pensare a The Unknown, (Lo sconosciuto, 1927) dove viene diretto dal suo regista preferito, Tod Browning. Tra le scene più emozionanti ci sono quella in cui Christine strappa la maschera al maestro (lui sta suonando un lugubre organo, lei lo raggiunge da dietro ed entrambi hanno il viso rivolto verso la macchina da presa) e quella in cui il fantasma, travestito da Morte Rossa, fa il suo ingresso nella sala da ballo dell’Opéra, entrambe virate a colori, nei toni del blu la prima, del rosso la seconda.
Numerosi i problemi sul set in particolare fra Lon Chaney ed il regista Rupert Julian il quale, dopo dieci penosissime e travagliate settimane riuscì a portare a termine le riprese. Il materiale girato – 350 mila piedi di pellicola – non convinse i dirigenti della Universal ed ingaggiarono il regista Edward Sedgwick per girare nuove scene. Nonostante ciò Il Fantasma dell’Opera fu un grande successo commerciale; fu rimesso in circolazione in una versione sonora, conobbe numerosi rifacimenti e negli anni Ottanta ne fu tratto un musical teatrale lungamente rappresentato in tutto il mondo.
Il fantasma dell’Opera (The Phantom of the Opera, 1925). Regia: Rupert Julian (+ Edwad Segdwick); scen. James Spearing, Walter De Casseres; dal romanzo di Gaston Leroux; fot. Charles Van Enger, Milton Bridebecker (Technicolor); scenog. Ben Carré (non accreditato); maschera della morte disegnata da William Mortensen; interpreti Lon Chaney, Mary Philbin, Norman Kerry, Arthur Edmund Carew, Snitz Edwards, Gibson Gowland, Bernard Siegel, John Sainpolis, Mary Fabian, Virginia Pearson; prod. Universal Pictures, USA; versione b&n e colore; durata 90’.
Colonna sonora composta da Andrej Goričar (conduzione e pianoforte).